1. |
Es
05:48
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Qui starei, intriso d’incostanti mari immensi che, rivelano
Senso che, non trova la ragione di emergere e muoversi
Libero come una forma, fluida che silenziosa, sposta quel confine dato a me
Corrode il limite che imposto, sale al collo dell’incerto ed esce con furiosa agilità
Mai, ti ho visto mai
Nascosto nell’ombra, del mio corpo che brama
No, non so, domare il tuo grido di assurda intenzione
Stridi poi e rantola per fare uscire il peso che, io porto a te
Nascondo a te ogni dubbioso, gesto che non trova luogo in ogni razionale verità
Mai, ti ho visto mai
Nascosto nell’ombra, del mio corpo che brama
No, non so, domare il tuo grido di assurda intenzione
Forse, mai
Chiuso tu, non te ne andrai
Meglio, tu
Qui, io
Non marcirei
Sai, cos’è
La mia equivoca, realtà
E credi, che
Il dubbio io
Mi mangerei
Poi rivedo te, altro che nemico sei per me
Lume libero, viaggio nell’immenso folle che
Mia lucidità, sguardo di coscienza stabile
Non c’è verità oltre alla parola che mi dai
Solo noi possiam volare con ali false che
Miti portano al vortice dietro l’assurdità
Dove è facile perdersi e vivere soltanto di
Mortali
Illusioni
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2. |
Resurrezione
03:54
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Sei distratta ancora, in quel campo tu sei li, e ti vedo ridere
Poi mi parli di quel viso, che conosco bene ormai anche se l’ho visto mai
Da un tuono scappi via, in quella casa diroccata, ai piedi della collina
Poi arriva minaccioso, il ladro del prezioso tempo, che non puoi nascondere
Ora concentrazione, pronta, alla resurrezione
E corri…piangi…
Vivi, l’allucinazione, nuota, nella confusione
Scappa…urla…
Sguardo di stupore, nel scoprire nuove vie che vorresti prendere
Con un gesto ancora, percepisco il tuo calore, che non voglio perdere
Ma continui a navigare in un tempo che è già stato e non potrai vincere
Eccolo arrivare, nuovamente pene avrai, ma tu sai sconfiggere
Ora concentrazione, pronta, alla resurrezione
E corri…piangi…
Vivi, l’allucinazione, nuota, nella confusione
Scappa…urla…
Le tue mani bianche, in quel sangue caldo
Grido per la carne, che hai tenuto in grembo
E senti la vita lasciare, che non hai potuto salvare
Istante che sempre compare, nella tua, solitudine reale
E non c’è giustizia astrale, solo dolore rimane
Ma il tuo credo sostiene, il sorriso, su di te
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3. |
Estasi
05:18
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Non c’è più nessuno che sospira all’atmosfera
Lascia, il vento, tornerà
Movenze focose che un istante eterno fece
E’ vita, l’alba che s’innalzerà
Estasi
Marcia silenziosa di una croce assai morente
E’ l’inno di una cieca ingenuita’
Guarda quel puntino bianco, non è altro che un corpo
E danza di pura immensità
Estasi
Brilla il volto mentre entra, nel vulcano incandescente
Grida l’aria per uscire, mentre vince sulla morte
Viaggio gioioso all’interno, di un animale in libertà
Pioggia lucente che infiltra il cuore, infonde calore e totalià
Estasi
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4. |
Soltanto un gesto
04:10
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Uno sguardo impaurito attraversa il tuo viso
Nascosto nell’ombra di un cielo infinito
Ti sento, mio amor, ti sento
Con scaltra armonia ti scosti sei mia
Lucente follia di un istante o che sia
Ti tengo mi amor, ti tengo
Lascia, va da se, infima mente che,
si scioglie sotto me, e grida dentro te
un soffio cercato, un lamento voluto
e l’arte del mimo non regge il confronto
di te, mi amor, di te
incalzante continui a cercare un momento
di gioia infinita che ancora trattieni
ti voglio, mi amor, ti voglio
in un mondo dove tutto può, accadere solo io saprò
curarti dolce tenero, e donarti ogni battito
ora senti il brivido che c’è, sale forte in testa e
mangia l’agonia che ormai, lontana dai pensieri tuoi
e soltanto un gesto porterà
a un fatale atto libertà, di poesia eterna poi vivrà
mentre il tempo ci attraverserà
e quel gesto che da solo può, catturare quell’effimero
momento sacro e avido, di totale pace che non ho
avuto mai……
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5. |
L'ira di Stan
05:22
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Velata meta’, di mite cuore, si scopre così, con poche pretese
Attimo in cui, non provi pietà, e il male che hai, esaurisce il niente
E’ folle lo sai, ignobile poi
E’ insana se vuoi, si nutre di noi
Uccide se può
Mediocrità, è un vanto per voi, distinguimi poi, sul finale ingiurioso
Lapida qui, e non fiatare, mira se puoi, non avrai più occasioni
E’ folle lo sai, ignobile poi
E’ insana se vuoi, si nutre di noi
Uccide se può
E infine sarò, inerme e vile, instabile si, ma beatamente
E fatalità, poi mi rivedrò, vincente lo so, legato nel buio
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